Ignazio Maugeri è stato riconfermato all’unanimità Presidente per il quadriennio 2024-2028.
Ha svolto il ruolo di Presidente del Patronato Acli Catania, delle Acli Service Catania, dell’Enaip Asaform Sicilia e delle Acli Catania.
Ha conseguito una laurea in ingegneria civile e una in economia aziendale e ora sta studiando per la specialistica in scienze economiche.
E’ stato volontario di Protezione Civile per 10 anni.
Ha fondato l’Associazione Movimento per la rinascita giovanile nel 2011 nel comune di Mascalucia in provincia di Catania. Ha fondato nel 2015 sempre nello stesso comune il Circolo Acli San Vito dedicandolo alla memoria del Santo Patrono.
Lo intervistiamo:
Ignazio quale è lo spirito che hai ora nel rivestire questo ruolo rispetto a quando hai iniziato il primo mandato?
Vorrei consolidare le attività promosse nel precedente mandato e cominciare quelle che non sono arrivato a fare. Sento un rinnovato impegno grazie al riconoscimento dei circoli. Ho proposto una presidenza giovane, che fa il suo esordio per la prima volta nell'organo amministrativo.
Quali pensi siano o continuino ad essere le priorità di questo mandato?
La priorità sarà quella di gettare le basi per le Acli Catanesi del futuro. Daremo spazio a nuove idee e a nuovi approcci alla solidarietà e alla promozione nel tessuto sociale locale di quei temi come pace, lavoro e dignità, che contraddistinguono la nostra associazione da più di 70 anni.
Credi che nel tempo alcune priorità sono diventate necessarie? Dobbiamo pertanto porre maggiore attenzione a queste?
Stiamo vivendo un cambiamento epocale con la digitalizzazione ed intelligenza artificiale. La priorità è trovare nuovi modi di approccio alla promozione ed educazione dei nostri valori, nelle nostre comunità, nei nostri circoli. Le nuove generazioni saranno fondamentali nell'affrontare questi nuovi scenari.
La Presidenza provinciale Acli Catania è così composta:
Vincenzo Leone, vicepresidente vicario, responsabile amministrativo Acli Catania e segretario Fap Acli Catania;
Dario Bussolari, vicepresidente con delega al servizio civile;
Vincenzo Coppola, vicepresidente con delega alla legalità;
Giulia Nania, segretario con delega ai rapporti tra le associazioni e ai rapporti interculturali;
Natascia Arcifa, segretario con delega alla progettazione europea;
Salvatore Mirabella, segretario con delega alla disabilità e fragilità.
Componenti che entrano di diritto:
Laura Costa, responsabile provinciale del Coordinamento Donne Acli Catania;
Gianluca Castelli, coordinatore Giovani delle Acli Catania con delega alla sanità;
Francesco Tosto, presidente US Acli Catania
Invitati:
Giuseppe Todaro, con delega ai rapporti esteri e rapporto con il calatino;
Nunzia Insabella, con delega ai rapporti istituzionali;
Mario Sciacca, con delega al lavoro;
Laura Arena, con delega allo sviluppo delle attività territoriali;
Maurizio Pizzino, presidente Acli Terra Catania.
Francesco Todaro è stato eletto dal primo Consiglio che si è riunito il 4 ottobre. 62 anni, sposato da 32 anni con tre figli è un appassionato di trekking e quando può ama viaggiare.
Lo abbiamo intervistato dopo la sua nomina:
Francesco, perché hai dato la disponibilità a fare il presidente? Come sei arrivato a questo ruolo?
Sin dal periodo universitario sono stato impegnato nel mondo dell’associazionismo sociale. La mia formazione proviene dall’Azione Cattolica presso l’Arcidiocesi Monreale, dopo essere stato presidente parrocchiale, per anni ho fatto parte della presidenza diocesana come responsabile adulti. Nel 2007, come avvocato civilista e giuslavoralista, sono stato chiamato a curare per le Acli di Palermo il servizio legale e vertenze. Il primo obiettivo è stato quello di costituire l’ufficio di conciliazione delle vertenze di lavoro, con lo scopo di mettere a disposizione un servizio per comporre bonariamente il contenzioso, in modo da garantire in tempi ragionevoli la tutela dei diritti del lavoratore ed evitare per quanto possibile di fare precipitare in un giudizio i cui tempi e l’alea spesse volte finiscono per frustare ogni legittima ragione di giustizia e nel contempo tenere insieme anche le ragioni del datore di lavoro.
Nel 2006 mi è stato chiesto di entrare in presidenza con il ruolo di vice presidente provinciale delle Acli di Palermo e negli ultimi quattro anni ho assunto anche la delega di presidente del Patronato.
La disponibilità a fare oggi il Presidente, pertanto, è maturata gradualmente in ragione del crescente impegno associativo e dall’incoraggiamento dei tanti amici con cui in questi anni ho lavorato insieme per fare crescere nella nostra città e provincia le Acli; inoltre, dinanzi alle tante sfide che ci presenta una realtà complessa e difficile quale è quella di Palermo, era arrivato il tempo, come dice Don Mazzolari, di “sporcarmi un po' più le mani nell’impegno associativo”.
Quale pensi sia il mestiere delle Acli a Palermo, oggi?
La città metropolitana di Palermo ancora è una terra dai molti diritti inesigibili, o molto spesso dove si continua a scambiare il diritto come se fosse un favore. In questo ambito, stante uniti insieme, ci giochiamo molto del nostro impegno di aclisti per dare per prima cittadinanza piena al diritto al lavoro, ad un lavoro libero e dignitoso, alla formazione, alla cura e all’assistenza delle persone, alla tutela dell’ambiente e contro la mafia e un’illegalità diffusa in tanti ambiti anche delle istituzioni. Il lavoro se ci pensiamo è enorme, ma sono consapevole che non siamo soli a spingere in questa direzione. Ritengo che i tanti legami, tessuti in questi anni, con il mondo sindacale e del terzo settore, dovranno essere sempre più rafforzati, in modo da dare risposte più efficaci ai tanti soggetti vulnerabili che vivono nelle nostre città. Inoltre, dobbiamo acquisire maggiore coscienza collettiva delle nostre fedeltà acliste ed essere più consapevoli dei talenti che ci sono stati dati e saperli mettere bene a frutto.
Quale è la priorità del tuo mandato?
Come si intuisce, la lotta alle disuguaglianze, alle tante povertà e per una più diffusa giustizia sociale assume priorità. Per fare bene ciò, dobbiamo dare attenzione allo studio e alla formazione dei nostri dirigenti e del nostro personale dei Servizi (Caf e Patronato). Tenendo fede alla grande testimonianza del nostro don Pino Puglisi che era solito dire: “se ognuno fa qualcosa insieme possiamo fare molto”.
La nuova Presidenza risulta così composta:
Carbone Gaspare, Vice Presidente vicario con delega allo Sviluppo Associativo, Attività Innovative nell’ambito Agricolo e Tutela dell’Ambiente;
Francesco Costanzo, Vice Presidente con delega alle Politiche attive del Lavoro, alla Coesione Sociale e alla Formazione Professionale;
Tatiana Beninati, Segretario con delega alle Politiche Giovanili e Welfare;
Epifanio Cannariato, Segretario con delega ai rapporti con i Servizi e le Strutture di Base;
Mimmo De Lisi, Segretario con delega alle Politiche Familiari e Turismo Sociale;
Luciano D’Angelo, Segretario con delega alla Progettazione e Rapporti Terzo Settore;
Nino Tranchina, Segretario con delega al Patronato e Politiche per la Pace e Legalità;
Nunzia Guzzo, Coordinamento Donne Acli;
Giuseppe Turdo, Segretario Giovani Acli;
Ignazio Beninati, Us. Acli;
Salvatore Saverino, Fap Acli.