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Azione Sociale - Acli - Mercoledì, 16 Ottobre 2024

PISA E LUCCA: ANDREA VALENTE RICONFERMATO PRESIDENTE PROVINCIALE DELLE ACLI

 

Il primo Consiglio provinciale, eletto dal 27° Congresso, si è riunito il 14 ottobre 2024 e ha confermato Andrea Valente alla guida dell’Associazione.

49 anni, sposato con Agnese, ha due figli, Matteo e Marta.

E’ sempre stato impegnato nell’Azione Cattolica Ragazzi, prima in parrocchia e poi in diocesi. Successivamente è stato co-responsabile della Pastorale Giovanile diocesana.

A partire dal 2011, ha iniziato il percorso all’interno delle Acli provinciali di Pisa che si è rafforzato negli anni con i diversi presidenti.

Lo abbiamo intervistato:

Andrea, quale è lo spirito che hai ora nel rivestire questo ruolo rispetto a quando hai iniziato il primo mandato?

Essendo entrato in corsa al precedente Presidente, ho da subito detto che non sarei stato un presidente “ponte”. Nel primo anno ho cercato di leggere in maniera personale la realtà associativa delle Acli di Pisa che poi sono diventate Acli di Pisa e Lucca ufficialmente dopo il congresso del 5 ottobre u.s.

Partendo dalla storia del Piccolo Principe, direi che il tratto che mi ha contraddistinto in questo mio mandato è stato quello di “riconoscere che la rosa ha le sue imperfezioni, significa accettare la complessità delle relazioni, apprezzare l’unicità degli altri e impegnarsi a costruire legami autentici e significativi nonostante le difficoltà”. Spesso come presidente delle Acli mi sono trovato a sentirmi inadeguato, imperfetto di fronte alle responsabilità di questo ruolo che mi è stato dato-donato…credo che sia abbastanza normale avere dubbi sulle proprie capacità e riconoscere questi sentimenti è stato il primo passo per trasformarli in motivazione. Con questi sentimenti, proseguo il mio mandato dei prossimi quattro anni.

 

Quale pensi siano o continuino ad essere le priorità di questo mandato? O credi che nel tempo alcune priorità magari a Pisa, siano diventate necessarie e alle quali bisogna porre maggiore attenzione?

Partendo dal significato dell’acronimo “Acli”, mi preme evidenziare proprio la C come il tratto qualificante, quello che secondo me tiene tutto insieme e che da un valore, un senso che le altre tre lettere da sole non avrebbero.

Questo legame si manifesta in diversi modi:

con l’origine cattolica perché promuove valori cristiani, con la Dottrina sociale della Chiesa a cui le Acli si ispirano profondamente, con la formazione e la spiritualità per le proposte di riflessione spirituale e formazione etica che proponiamo, con la collaborazione con la Chiesa in quanto le Acli devono collaborare con le parrocchie, con le diocesi di appartenenza per promuovere iniziative sociali, educative e di volontariato pur essendo indipendenti dalla gerarchia ecclesiastica.

In sintesi la C di Acli, rappresenta l’identità cristiana dell’Associazione che riempie, colma e occupa la sua missione e il suo impegno nel sostenere i lavoratori, promuovere la giustizia sociale e contribuire al bene comune.

Le nostre realtà stanno chiaramente subendo un cambiamento, dobbiamo investire nella diversificazione dell’offerta, coinvolgendo sempre di più i soci nella progettazione di nuove attività perché si sentano protagonisti e parte integrante del processo garantendo così che il circolo/associazione rimanga un punto di riferimento importante nella comunità e nel Paese.

La Presidenza risulta così composta:

Silvia Innocenti - Vicepresidente vicario                             

Lorenzo Bravetti - Vicepresidente                                       

Luca Ciucci - Vicepresidente                                    

Paolo Amato - Responsabile amministrativo                      

Rachele Antonelli - Responsabile sviluppo associativo

FOGGIA: VALENTINA SCALA RICONFERMATA PRESIDENTE PROVINCIALE DELLE ACLI

Durante la prima riunione del nuovo Consiglio provinciale delle Acli di Capitanata, Valentina Scala è stata confermata alla guida dell'Associazione, nel segno della continuità e per rafforzare l’impegno associativo sul territorio.

L’abbiamo intervistata:

Valentina, quale è lo spirito che hai ora nel rivestire questo ruolo rispetto a quando hai iniziato il primo mandato?

Il mio primo mandato è iniziato nel segno di una dolorosa perdita, l’associazione era sconvolta e spaventata, io più di tutti, perché fare il Presidente senza le consegne di chi ti ha preceduto non è facile, quindi scelsi una leadership condivisa, creando per necessità una straordinaria integrazione di sistema che è riuscita in questi anni a consolidare e rilanciare circoli e servizi, molta attenzione è stata rivolta all’interno perché l’associazione aveva bisogno di ritrovare sicurezza, stabilità e adeguarsi all’impostazione di una Presidente che, avendo un lavoro impegnativo, doveva massimizzare tempi e definire bene obiettivi e compiti. Con lo strabismo che solo le Acli sanno avere, sicuramente negli anni trascorsi, si è avuto modo di curare anche in parte relazioni e progetti esterni. Questo secondo mandato in continuità con il precedente consoliderà quanto impostato nel precedente, quindi leadership condivisa, integrazione di sistema, cura dell’esistente (circoli e servizi), attenzione alla rete e alle progettualità, in più punta su un rafforzamento e rilancio della presenza sul territorio (nuovi circoli o nuove forme di adesione), investe sull’innovazione in un’ottica ampia (giovani, digitale, progetti, forme di partecipazione), quindi, dando più spazio alla creatività e alla capacità generativa dell’associazione, dedicherà tempo e impegno per avviare nuovi processi e favorire nuove forme di partecipazione.

Quale pensi siano o continuino ad essere le priorità di questo mandato? O credi che nel tempo alcune priorità magari a Foggia, siano diventate necessarie e alle quali bisogna porre maggiore attenzione?

Come ho spiegato in occasione del consiglio dell’11 ottobre che mi ha riconfermato Presidente, al di là della delega specifica che ciascun componente la nuova presidenza ha, ci saranno tre priorità trasversali a tutte le deleghe e precisamente:

- Facilitare partecipazione, con particolare attenzione, anche se non esclusiva, ai giovani.

- Presenza e rilancio nei piccoli comuni e nelle aree interne, dove le Acli invecchiano con grandi difficoltà nel ricambio generazionale

- Riprendere e curare lo story telling, cioè la narrazione che facciamo della nostra associazione, per far appassionare e innamorare le persone, quindi puntando sulla formazione, sulla comunicazione, sui      progetti, ma anche sulla presenza diffusa, sulla politicità dei circoli e dei servizi.

Infine, altro grande impegno emerso dal Congresso è l’attenzione alla città capoluogo, che non solo non è la più brutta città d’Italia, ma ha molte potenzialità e ricchezze inespresse che vanno valorizzate, raccontate diversamente e promosse, come va promossa la cittadinanza attiva, il civismo consapevole e responsabile, perché senza Foggia (uscita da un triste e lungo commissariamento) è difficile il rilancio dell’intera provincia, la città capoluogo deve essere il volano per un ritrovato orgoglio e protagonismo civico, al quale le nostre Acli non possono non dare un prezioso contributo, con le attenzioni specifiche che ci caratterizzano, agli ultimi, ai più deboli, ai fragili

La nuova Presidenza provinciale delle Acli di Capitanata, eletta in Consiglio provinciale, è costituita da:

Francesco Tella - Vicepresidente Vicario con delega alla vita cristiana e ai rapporti con il terzo settore, Fap

Antonio Donato La Sala - Vicepresidente con delega al dipartimento politiche sociali e welfare

Antonio Russo - Responsabile funzione sviluppo associativo

Saverio Paparesta Segretario con delega alla formazione di sistema

Tiziano Clemente Segretario con delega al lavoro e all'innovazione tecnologica

Domenica Pipoli Segretario con delega al dipartimento progettazione ed eventi associativi

Giuseppe Maria Andrea Marrone Segretario con delega alla comunicazione e informazione

Calugi Rosanna Responsabile amministrativo

Rita Amatore Responsabile Coordinamento Donne