CIRCOLO ACLI ME.MO CANTIERI CULTURALI a.p.s. a POZZILLI (ISERNIA): RAFFORZARE IL SENSO DI APPARTENENZA ALLA PROPRIA IDENTITA’ CULTURALE CON ATTIVITA’ DI DIVULGAZIONE, VALORIZZAZIONE E PROMOZIONE DEI MUSEI E DEL PATRIMONIO ARTISTICO DEL MOLISE.
A Polizzi in provincia di Isernia, l’Associazione Me.MO cantieri culturali, nasce nel 2014 con l’intento di promuovere delle attività di valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale della Regione Molise. Opera prevalentemente nella Regione Molise, ed è formata da giovani e talentuosi professionisti della cultura, noti attraverso pubblicazioni scientifiche ed importanti collaborazioni su tutto il territorio nazionale: archeologi, antropologi e storici dell’arte che mettono al servizio della comunità la loro esperienza per facilitare il processo di integrazione tra il patrimonio culturale e la comunità.
Carmen D’Antonino è presidente di questa realtà da solo un anno, ma la sua esperienza all’interno di Me.Mo è lunga. Arrivata nel 2016 come storica dell’arte, da semplice operatrice museale tirocinante, Carmen è poi diventata una socia, fino a ricoprire il ruolo di responsabile di comprensorio, vicepresidente e ora Presidente. Carmen ci parla di Me.mo e del lavoro che hanno costruito in questi dieci anni di impegno sul territorio:
“siamo operatori museali, non tour operator, non ci occupiamo di turismo ma vogliamo contribuire allo sviluppo del territorio sotto il profilo culturale, in armonia con il nostro profilo professionale, sempre attenti a coinvolgere le persone per avvicinarle ai musei, al patrimonio artistico, storico e culturale di cui è ricca la nostra Regione. Vogliamo offrire esperienze, occasioni di incontro per alimentare la passione per queste ricchezze, anche all’intero dei borghi, dei centri storici, spesso trascurati e non valorizzati. L’arte può essere veicolo di aggregazione e di scambio nella comunità”.
Quali sono le iniziative e le attività di cui vi occupate in prevalenza?
Ci attiviamo sul territorio in qualità di operatori museali, pertanto, la nostra associazione è concessionaria di spazi e servizi al pubblico per i luoghi statali della cultura del Molise. La Direzione regionale musei lavora per valorizzare e rendere fruibile la ricchezza culturale dei musei statali della propria regione e per fare questo dialoga con alcune realtà del territorio pubbliche e private, tra cui noi. Rispetto al passato le aree di interesse direttamente coinvolte nella nostra gestione sono diminuite, sebbene non per nostra volontà. Non ci occupiamo più di Pietra Abbondante e di Santa Maria delle Monache, ad esempio, ma lavoriamo sul Castello Pandone, luogo della cultura afferente al Polo Museale del Molise, che si trova a Venafro, “porta del Molise”, nel punto di incontro con Lazio, Campania e Abruzzo e che deve il suo nome alla famiglia proprietaria di questo antico maniero medievale. Poi lavoriamo sul Museo archeologico di Venafro e sul Museo Nazionale del Paleolitico di Isernia (l’esposizione riguarda tutti gli oggetti provenienti dallo scavo archeologico di Isernia La Pineta e comprende sia una sede museale di Santa Maria delle Monache, sia l'area di "La Pineta", dove proseguono gli scavi del paleosuolo). Inoltre, anche l’Area archeologica di San Vincenzo al Volturno è di nostra competenza.
Anche la valorizzazione dei borghi è un nostro interesse e riusciamo ad organizzare delle iniziative, spesso in appalto con i comuni. Affianco a questo, ci attiviamo per l’organizzazione di attività museali, convegni, eventi e attività integrative che ruotano al mondo dei musei.
Per dare conto di alcune delle attività che svolgiamo, di recente, siamo stati ospiti dell’Università degli Studi del Molise, in occasione della giornata dedicata all'orientamento per presentare agli studenti e ai neolaureati le possibilità professionali che si prospettano loro durante e dopo il corso di studi nelle discipline dei beni culturali. Si è trattato di un modo per promuovere le nostre iniziative e, allo stesso tempo, presentare le tante opportunità che i beni culturali della nostra regione hanno da offrire sia da un punto di vista formativo ed esperienziale, sia nella valorizzazione e la promozione turistica.
Un altro veicolo importante per noi è il coinvolgimento delle famiglie e l’attenzione rivolta ai bambini. Per questo ci impegniamo nella realizzazione della didattica artistica al museo, con l’organizzazione di laboratori rivolti ai più piccoli: in occasione della giornata nazionale delle famiglie, abbiamo promosso un laboratorio Museale Green per i bambini, combinato con la visita di approfondimento didattico per i più grandi, presso i Musei MiC del Molise, il Museo Nazionale del Paleolitico e il Museo Nazionale di Castello Pandone di Venafro. Oppure il fantastico laboratorio di mosaico in collaborazione con La Bottega art & teka. Alcuni dei frammenti pittorici e dei reperti rinvenuti nell’archeologica di San Vincenzo al Volturno sono custoditi nelle sale espositive del Museo di Venafro e i bambini guidati dall’artista Pietro Coraggio, hanno realizzato con piccole tessere, l’abbazia benedettina. Il Museo è un luogo importante dove i bambini diventano i veri protagonisti, approfondendo i molteplici argomenti legati al mondo nel quale vivono. Qualche tempo fa l'Associazione si è occupata anche di realizzare un campus estivo per bambini dai 4 ai 10 anni dal titolo "Giochi medievali", presso le sedi di Castello Pandone e del Museo archeologico di Venafro. Ci attiviamo anche per la realizzazione di visite e approfondimenti per i licei, rivolto ai ragazzi e alle loro insegnanti.
Non ci facciamo mancare anche le cosiddette “Prime domeniche al museo”, iniziative e visite con approfondimento didattico a cura nostra nei luoghi della Direzione regionale Musei Molise. Mentre, per la Giornata internazionale della donna, abbiamo proposto al Museo archeologico di Venafro una visita guidata con approfondimento didattico riguardante "La donna nell'antica Venafrum". Una scelta non casuale, se si considera che il Museo archeologico di Venafro ha sede presso il monastero femminile di clausura di Santa Chiara, costruito nel corso del XVII secolo grazie alla donazione testamentaria operata dal ricco possidente venafrano Nicola Valletta.
Per lo svolgimento delle vostre iniziative avete costruito una rete di collaborazione con altre realtà nel territorio?
Direi di sì. Intanto, il coinvolgimento dei settori produttivi presenti sul territorio molisano è uno dei principali strumenti di comunicazione e ricerca che l’Associazione ha individuato per operare efficacemente nella Regione Molise. In particolare, le attività artigianali e agroalimentari tradizionali, ancora abbondantemente presenti nella Regione, sono l’eredità vitale di una storia non ancora scomparsa e che può essere valorizzata quale testimonianza etnoantropologica, combinando lo studio delle moderne tecniche produttive con i risultati della ricerca archeologica e delle fonti storiche.
Con l’Associazione ISarc Isernia Archeologica, in vista delle festività in onore ai Santissimi Cosma e Damiano, abbiamo proposto una serie di visite con approfondimento didattico nel Centro storico di Isernia. Una passeggiata nel centro storico che porta il visitatore a percepire l'importanza di quello che fu la città di Aesernia. In passato, abbiamo promosso l’evento “E quindi uscimmo a riveder le stelle”, tenutosi in due luoghi diversi: il Museo Nazionale di Castello Pandone di Venafro e l’area archeologica di Saepinum – Altilia; è stato realizzato in collaborazione con l’Osservatorio Provinciale “Leopoldo Del Re”, che ha curato l’osservazione astronomica. L’evento è stato pensato per la notte di San Lorenzo, al fine di valorizzare i musei ed i siti nei quali operiamo. Nel Museo Nazionale del Molise, in Castello Pandone, c’è stata una visita guidata tra le sale del Castello, i dipinti del Museo, le stelle e i pianeti della volta celeste dalle Terrazze del Castello. La manifestazione è stata possibile grazie anche alla collaborazione della Provincia di Isernia, che ha messo a disposizione l’attrezzatura tecnica per l’osservazione astronomica, mentre il Comune di Venafro ha concesso il patrocinio gratuito all’evento.
Queste sono solo alcune delle attività che hanno caratterizzato e ancora muovono il nostro impegno. Ci interessa l’idea di rafforzare il senso di appartenenza alla propria identità culturale, potendo far riscoprire il cammino che ha reso possibile la relazione dei popoli nel passato, nel nostro territorio. Un’azione volontaria la nostra, in cui mettiamo tutta la nostra passione e la nostra professionalità. Un impegno che nel tempo abbiamo intrecciato con il percorso delle Acli nel nostro territorio.
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