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CIRCOLO - CORO ACLI 2000 PADRE UGOLINO (CHIETI). LA MUSICA E IL CANTO SONO UN VEICOLO DI SCAMBIO CULTURALE E OCCASIONE D’INCONTRO TRA LE PERSONE

Anche a Chieti, come in altre parti d'Italia, primeggia un coro, un gruppo di soci interessati al canto che girano la regione e oltre per diffondere e valorizzare la cultura e la tradizione popolare d’Abruzzo, attraverso il canto. Pietro Figurilli il presidente del Circolo Acli 2000 Padre Ugolino, ci racconta la nascita di questa realtà e l’avvio del coro:

siamo nati per volontà di mio fratello che adesso è in cielo, mancavano le opportunità di stare insieme nel nostro territorio e abbiamo deciso di investire nell’apertura del Circolo. In quel periodo mi ero operato alle corde vocali e non ero in grado di parlare, ma mio fratello ha insistito molto affinché mi eleggessero presidente del Circolo, per poter affrontare questo incarico ho intrapreso un percorso di logopedia che mi consentisse di tornare a parlare. Era il 18 ottobre 1999 e abbiamo intitolato il Circolo ad un frate a noi molto caro “Padre Ugolino Frasca”, storico assistente spirituale delle Acli, che aveva collaborato all’istituzione della Via Crucis dei lavoratori, da sempre, vicino ai più giovani.

Inoltre, ci avevano dato i locali della Chiesa del Sacro Cuore, altro aspetto importante. L’inizio ha visto l’iscrizione di quaranta, cinquanta persone e nell’arco del tempo siamo arrivati anche a 150 iscritti.

Da subito ci siamo attivati per organizzare delle gite e poi i pranzi e le cene con i soci, per cercare di mettere insieme le persone, per aggregare, poi i corsi di pittura e gli immancabili tornei di briscola. Io sono davvero dinamico e non sto fermo e abbiamo proseguito, ma nel tempo la popolazione anziana è aumentata di molto e tante persone ci hanno lasciato.

C’è stata una fase particolare del Circolo in cui avete dato vita ad un gruppo speciale. Giusto?

Nel 2006-2007 abbiamo fondato quello che oggi è il nostro fiore all’occhiello: il Coro Acli 2000 Padre Ugolino di Chieti, formato da voci miste e caratterizzato da un repertorio di musica popolare.

La prima trasferta del coro si è tenuta in Croazia, a Rovigno (Rovinj), per un concorso organizzato dall’Associazione di Chieti che si chiama “Cori d’Abruzzo Chorus Inside”, impegnata nella realizzazione di manifestazioni ed eventi corali, anche a livello internazionale. Sono stati anni difficili ma siamo andati avanti. Il coro è composto da 35-36 persone e si muove spessissimo in Abruzzo, ma siamo stati anche in Francia, in Ungheria, ad esempio. La frequentazione del Circolo era superiore in passato, se confrontata con quella di oggi. Il 18 dicembre tradizionalmente noi organizzavamo per i soci una festa prima di Natale, dove si esibiva il coro; la nostra particolarità sono diventati i canti della passione di Gesù, una performance che ci distingue e ci caratterizza nel territorio. Prima, in Abruzzo, si erano formati dei gruppi che giravano cantando la passione di Gesù, questa tradizione era andata spegnendosi e non si ascoltavano più, così mi venne in mente che con il coro avremmo potuto recuperare questi canti, contribuendo a celebrare un momento tanto importante. Iniziata un po' per caso, siamo arrivati alla ventitreesima edizione, prendiamo parte alla storica Via Crucis, siamo piuttosto conosciuti e collaboriamo con la parrocchia.

Le Cattedrali d’Abruzzo le abbiamo girate tutte e nel periodo della Pasqua organizziamo la bellezza di 14 concerti. Anche a Natale ci siamo assicurati delle esibizioni, con i canti di Natale e ci esibiamo anche nei canti tradizionali abruzzesi. Inoltre, il nostro coro si è esibito per due volte al Pantheon e abbiamo vinto molti concorsi.

Io sono vicepresidente nazionale dell’Associazione Chorus Inside e questo coro nasce in concomitanza con il concorso che ci ha visti partecipi in Croazia. Nella nostra associazione c’erano coristi provenienti da altri cori e ci siamo detti: “perché non facciamo qualcosa insieme?” Quando andammo in Croazia ci unimmo ad un altro coro che è delle nostre parti, qui vicino, insomma componemmo un gruppo misto, ed è stato molto bello. Ogni volta andiamo e, da quando ci siamo costituiti, siamo arrivati alla diciannovesima edizione.

Cerchiamo di partecipare a diverse manifestazioni anche per riuscire a ottenere un minimo di contributi da reinvestire in altre attività del Circolo, sempre di natura aggregativa per i soci. Adesso ci siamo un po' fermati nelle nostre iniziative, sono io che spingo per i concerti e abbiamo in programma Ferrara e altre città. Ma non è semplice.