Sassari: Giuseppe Fresu eletto Presidente provinciale Acli
È stato eletto il 7 settembre 2024 all’unanimità dal Consiglio provinciale dell’Associazione che si è riunito a Sassari per scegliere il successore di Salvatore Sanna.
Di recente nominato assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Sassari Giuseppe Fresu ha 53 anni.
Due parole con il Presidente...
Perché hai dato la disponibilità a fare il presidente? Come sei arrivato a questo ruolo?
Potrà sembrare strano ma non ho mai dato la disponibilità, mi è stato chiesto da talmente tanti fra i nostri associati che mi sono sentito in dovere di accettare.
Dopo 30 anni di “militanza” discreta, a supporto del nostro sistema non puoi rinunciare ad assumerti una responsabilità, nel momento in cui ti viene chiesto. Credo che sia anche questo nello spirito di quella ormai famosa espressione “fare le ACLI”.
Quale pensi sia il mestiere delle Acli a Sassari oggi?
Non credo che sia corretto attribuire alle Acli un mestiere, tanto più se ci riferiamo ad un ambito locale come è una provincia. Provo a spiegarmi con una metafora: le Acli sono un contenitore (o meglio un raccoglitore), immagina quelle cartelle trasparenti in cui puoi metterci i documenti per conservarli. Ognuna di quelle cartelle sono le persone che fanno le ACLI, sta a ciascuno di noi mettere i contenuti, stimolare la “promozione sociale” nel territorio.
Per completare la metafora è nostro dovere fare in modo di non finire nell’archivio del dimenticatoio.
Poi ci sono le associazioni specifiche (Patronato, Caf, Acli Terra, ecc…) li è più facile parlare di “mestiere”.
Quale è la priorità del tuo mandato?
Siamo in prossimità dei congressi locali e nazionali, anche se nella nostra provincia non è previsto il rinnovo delle cariche, penso che sia corretto attendere il contributo dell’Assemblea congressuale che si terrà a metà Ottobre.
Per quanto mi riguarda posso aggiungere due parole chiave “Persona” e “Ascolto”. Sono due delle modalità che vorrei utilizzare nel mio mandato.
I veri valori di una Associazione sono le Persone che la compongono. NON deve essere solo un modo di dire formale, tante volte è stato detto “la persona al centro” del nostro agire come aclisti. Fare promozione sociale credo sia un modo per dire la “Persona” prima di tutto, non in quanto singolo ma come parte di un insieme.
Da quando sono state fondate, le Acli, partendo da una visione laica cristiana, hanno avuto l’ambizione di fare rete, contribuire a tessere i legami della società, favorire forme di partecipazione e di democrazia, oggi più che mai colgo l’attualità di tale impostazione.
Quando mi riferisco ad “ascolto” penso ad una mia caratteristica, un mio modo di agire quotidiano. Non solamente “la percezione di un fatto sonoro dal punto di vista tecnico”, ma una modalità per arricchire l’esperienza personale e per metterla a frutto nel momento in cui devi prendere una decisione.
Allo stesso tempo sono più che convinto che occorra “ascoltare” anche la realtà che ci circonda, per conoscere, percepire e promuovere momenti di “aggregazione” in un territorio che non è mai immobile. Oggi più che mai, nel suo divenire e nelle sue trasformazioni, anche le comunità sociali come le Acli faticano a percepirne la problematicità, le pulsioni, le paure, le speranze e, perché no, anche la domanda di compartecipazione solidaristica ai grandi problemi della quotidianità e della stessa sopravvivenza delle comunità.
Parlo dei nostri Paesi e della gente che ancora lì popola e che, spesso nell’apatia di chi dovrebbe governarne le dinamiche, decrescono a ritmi preoccupanti sia demograficamente sia socialmente. Siamo la terra dove, come dicono le statistiche, si vive più a lungo, ma anche quella dove, con pochissime eccezioni, la più parte dei nostri comuni rischia un abbandono strutturale che cancella qualsiasi idea di futuro.
Nella nostra provincia (Sassari) su 92 comuni, 66, cioè oltre il 72% hanno meno di 3000 abitanti, tra questi la metà (32) è sotto quota mille che è l’anticamera della “scomparsa”. Lavorare per il “rifiorimento” delle nostre comunità, con iniziative di coinvolgimento tra parrocchie, scuola, amministrazioni locali e le Acli, è una sfida che ritengo percorribile e stimolante.
Al di là del modo, una mia priorità sarà quella di “fare rete”, non solo internamente alla compagine associativa delle ACLI ma soprattutto nel territorio.
Anche per questo mi piacerebbe che il nome ACLI fosse associato, nell’immaginario collettivo, alle iniziative culturali di promozione, aggregazione sociale comunitaria e non solo, seppur giustamente, ai servizi delle associazioni specifiche.
Presidenza provinciale eletta:
Giuseppe Fresu – Presidente
Franca Rosa Monni – Vicepresidente Vicario
Marco Calaresu – Vicepresidente
Antonio Luigi Serra - componente delega Amministrazione
Luca Sechi - componente
Luciano Paolo Turini - componente
Silvia Chelo - componente
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