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Azione Sociale - Acli - Mercoledì, 02 Ottobre 2024

CIRCOLO ACLI “IL CROTTO” DI GARLATE (LECCO). LA SOLIDARIETA’ AL CENTRO: BUONI SPESA PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’

Siamo a Garlate, in provincia di Lecco, nel Circolo Acli, settantacinque anni lo scorso maggio e non sentirli! Dall’alto dei suoi due mandati conclusi da Presidente, Roberto Manzocchi ci racconta questa realtà, di cui si rintracciano le origini attorno agli anni 1949, dopo la caduta del Fascismo, quando un gruppetto di ferventi cattolici Polvara Alessandro, Maggi Costante e Panzeri Angelo fondano il Circolo ACLI di Garlate. “Questi primi Aclisti”, dice Roberto, “animati da una crescente sensibilità per l’impegno sociale e politico, ampliarono la loro attività anche nella realtà dell’Amministrazione Comunale, svolgendo un lungo servizio di volontariato in favore della comunità”.

Fino al 2001il Circolo poteva contare sulla presenza di un bar e di un campo da bocce, ma per problemi strutturali abbiamo dovuto rinunciare, a causa di un grosso investimento che si richiedeva per risistemare gli spazi. Non avevamo le somme necessarie e anche i volontari iniziavano a scarseggiare, così la parrocchia ha ripreso i locali e oggi noi siamo sistemati in uno spazio dato in dotazione dal Comune: questa posizione strategica ci permette di lavorare con i servizi sociali, che sono a pochi passi, abbiamo una buona collaborazione con gli addetti comunali e io sono Consigliere comunale, quindi, si riesce a fare le attività in sintonia.

In quali attività vi siete coinvolti in prevalenza?

Ci troviamo in un paese molto piccolo, di circa 2.500 abitanti, in un territorio che prevede la presenza di un oratorio, una polisportiva e qualche altra realtà. Noi dal canto nostro svolgiamo circa due assemblee l’anno su vari temi e, in particolare, con il gruppo missionario adozioni a distanza, con il quale abbiamo una stretta collaborazione. Abbiamo organizzato degli incontri uno sull’intelligenza artificiale e uno sui migranti, invitando dei relatori, dei docenti.

Prima del covid, ci occupavamo dell’iniziativa chiamata “l’Armadio del cuore” attraverso la quale si raccoglievano abiti usati per la distribuzione a coloro che ne avevano bisogno, promuovendo lo scambio di vestiti. La pandemia ha reso questo servizio impossibile, a causa delle eccessive richieste, delle normative che imponevano di disinfettare gli indumenti e, allora, quello che raccogliamo lo affidiamo alla Caritas del paese vicino, considerato che abbiamo la stessa parrocchia. Ci occupiamo del servizio ma in modo diverso rispetto a prima.

Ormai da una serie di anni, attiva è la collaborazione con il supermercato locale, diventato CRI, per una iniziativa di solidarietà, un gesto di aiuto per le persone in difficoltà, promossa da noi: raccogliamo fondi tramite l'acquisto di buoni da 5 euro, che facciamo stampare, presso il supermercato ex Garland-Sisa di Garlate. Le persone che fanno la spesa acquistano, versando la somma per questa attività benefica che viene pubblicizzata con dei volantini. Poi io passo una volta al mese e ritiro i buoni che, tramite la parrocchia oppure i servizi sociali, sono distribuiti tra i molti bisognosi presenti sul territorio. Ne diamo diversi a famiglia, in base alle condizioni di partenza, alla numerosità del gruppo familiare, ma solo per acquistare beni di prima necessità. Circa 400 buoni pasto all’anno riusciamo a metterli insieme, di più verso Natale e Pasqua.

Altre iniziative non riusciamo a realizzarle, magari collaboriamo ad iniziative di altri. Siamo in sei nel consiglio e poi dipende dalle situazioni. Da noi vengono soprattutto anziani, quelli che vengono da anni. Dopo il covid ci stiamo riprendendo un po', ci proviamo, e le Acli provinciali ci supportano anche economicamente e con loro partecipiamo ad alcune iniziative. Anche il comune ci offre qualche contributo. Poi da noi ci sono anche i servizi, ma per il Patronato solo la raccolta dei documenti per le pratiche.