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Azione Sociale - Acli - Martedì, 08 Ottobre 2024

Trieste: Manuel Zerjul riconfermato Presidente Provinciale delle Acli

Manuel Zerjul è stato riconfermato Presidente nella prima riunione di Consiglio del 3 ottobre, dopo essere stato in carica per la prima volta nel 2022.

Lo abbiamo intervistato:

Manuel quale è lo spirito che hai ora nel rivestire questo ruolo rispetto a quando hai iniziato il primo mandato?

Sicuramente maggior consapevolezza del ruolo che si ricopre, dovuta sia dall'esperienza maturata sia dal voto di fiducia appena ricevuto da tutta l'Associazione. Sono conscio delle sfide future e del ruolo che le Acli svolgono all'interno della comunità. Questo mi riempie di orgoglio, responsabilità e voglia di fare. 

Quale pensi siano o continuino ad essere le priorità di questo mandato? O credi che nel tempo alcune priorità magari in Trieste, siano diventate necessarie e alle quali bisogna porre maggiore attenzione?

Ci sono diversi aspetti su cui l'Associazione è chiamata ad operare: il cambiamento climatico, l'invecchiamento della popolazione, le migrazioni e la rotta balcanica, le disabilità e il lavoro povero. Credo però che le Acli debbano ripensarsi organizzativamente per strutturare le attività: a sostegno dai lavoratori non solo in un'ottica di erogazione di servizi. Non dobbiamo dimenticarci che siamo nati nelle fabbriche, nei campi e negli istituti professionali, sempre al fianco dei lavoratori e a sostegno delle loro famiglie. Tutti i lavoratori: anche quelli che sono al di fuori dei comparti più blasonati e che spesso mancano di tutele e rappresentanza. A loro dobbiamo rilanciare le nostre azioni e il nostro pensiero nel prossimo futuro.

Il 3 ottobre, è stata eletta anche la nuova Presidenza:

Mirsada Teta – Vicepresidente;

Alberto Meli; Consigliere

Stefano Bravin; Consigliere;

Luca Codega; Consigliere;

Valentina Benedetti, Consigliere.

CIRCOLO ACLI JESUS CHRIST GOSPEL MINISTRY – ANAGNI (FROSINONE). UNA COMUNITA’ BATTISTA, DI MIGRANTI AFRICANI, CHE CON IL SUO GOSPEL COSTRUISCE RELAZIONI DI AIUTO, FACENDOSI CARICO DELLE NECESSITA’ E DEL PERCORSO DI INTEGRAZIONE.

A Frosinone sono radicate nel territorio realtà associative come il Jesus Christ Gospel Ministry Aps di Anagni, divenuto Circolo Acli, le cui attività si concentrano prevalentemente sull’apprendimento dell’italiano, l’inserimento lavorativo, le pratiche religiose e il mutuo aiuto tra connazionali migranti. Siamo di fronte ad un impegno attivo degli africani che abitano il frusinate, che sono stati in grado di costruire relazioni di aiuto e di supporto, agendo una presa in carico delle necessità del gruppo dei propri connazionali, valorizzandoli come cittadini e come risorsa per il territorio.

Sebbene con radici cattoliche, le ACLI sono aperte e collaborano con altre confessioni cristiane (protestanti, ortodosse) ed il Circolo Acli Jesus Christ Gospel Ministry Aps ne è una evidente testimonianza. Obi, il pastore della Chiesa e riferimento del gruppo Gospel nato al suo interno, ci racconta, con un italiano ancora incerto, la nascita e gli obiettivi del Circolo:

Ci siamo messi insieme come gruppo di africani il 10 gennaio 2016, fondando la nostra Chiesa indipendente. Dopo un anno, ci siamo affiliati alle Acli, costituendo formalmente la Chiesa e istituendo il Jesus Christ Gospel Ministry Aps. Abbiamo cercato di dare una risposta alle esigenze prioritarie delle persone africane di questo territorio, che iniziavano un percorso di inserimento nella nuova realtà del frusinate. La lingua può rappresentare il principale ostacolo, per tale ragione abbiamo da subito attivato dei corsi di italiano, mettendo anche a disposizione un accompagnamento per la regolarizzazione dei documenti: due aspetti importanti per rendere possibile il processo di integrazione sociale e lavorativa. Non sono mancati i corsi di informatica e quelli rivolti a colf e badanti con l’obiettivo di favorire la creazione di nuove opportunità di lavoro.

Le Acli sono state un riferimento importante per coloro che erano alla ricerca di occasioni per migliorare le condizioni di vita delle proprie famiglie e volevano inserirsi, con gli altri, in una comunità accogliente. Quando si giunge in un paese nuovo la conoscenza di come muoversi, avere le informazioni e poter contare su qualcuno che ti aiuta sono mezzi essenziali per ricominciare. Alcuni ragazzi, grazie a noi e alle Acli, hanno potuto seguire un corso che gli ha permesso di ottenere il patentino per guidare “il muletto” in fabbrica, i cosiddetti carrelli elevatori. Questa abilitazione ha permesso l’inserimento in azienda di alcuni come operai magazzinieri, mentre altri sono stati coinvolti nella ristorazione.

Nel tempo abbiamo osservato come la nostra Chiesa abbia celebrato un gran numero di matrimoni e di battesimi, un segno evidente di un processo di integrazione in atto, che sta avvenendo anche nei paesi vicini al nostro. Questo impegno vuole consegnare un messaggio fondamentale, mettendo in discussione il senso comune che vede il migrante per lo più come una persona spesso fragile e solo bisognosa di aiuto. Questo non è sbagliato di per sé, ma noi siamo anche portatori di idee e proposte attive che ci vedono coinvolti nella società, per dare il nostro contributo alla vita comune. Alcuni di noi partecipano ai corsi di apicultura promossi dalle Acli di Frosinone, per cercare di inserirsi in un’attività professionale che guarda all’agricoltura e allo sviluppo del territorio, alimentando inclusione.

Questa riflessione vi ha portato a farvi promotori di una iniziativa importante sul territorio?

Dal 2024 abbiamo incoraggiato la nascita del “Punto Famiglia Acli, un luogo di ritrovo, un punto di riferimento rivolto agli italiani e agli stranieri, insieme, che abitano il territorio e necessitano di supporti per le loro famiglie; un centro di informazione per la comunità.

All’interno della Chiesa è stato creato un gruppo gospel per diffondere la cultura africana, che si è esibito a Frosinone e a Roma. I canti vengono svolti in inglese e in italiano.