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Azione Sociale - Acli - Mercoledì, 18 Settembre 2024

CIRCOLO ACLI IL GELSO - CASTEL GOFFREDO (MANTOVA). TRASPORTO PROTETTO PER LE VISISTE, LAVORI SOCIALMENTE UTILI, GIOCHI PER BAMBINI, IL BALLO: LA FORZA DEL VOLONTARIATO AL SERVIZIO DEL PAESE

Una storia lunga oltre 50 anni quella del Circolo Acli “Il Gelso” di Castel Goffredo nel mantovano e che ora, dopo la rinascita avvenuta nel 2000, si impegna a sostegno dei diritti dei più fragili, motivato a costruire azioni in collaborazioni con altre realtà del territorio per aiutare i cittadini ad affrontare le difficoltà quotidiane. La sua proposta è ampia e guarda a fasce diverse della popolazione, intercettando bisogni e opportunità.

Il presidente Luigi Cortellazzi, con travolgente energia, ci parla dell’esperienza del Circolo:

A Castel Goffredo erano già state presenti le Acli, poi per una fase ricordo che c’è stato uno stop e il presidente che mi ha preceduto ha avuto l’idea di riportare le Acli nel paese, aprendo il Circolo. L’obiettivo è stato quello di riavvicinare gli anziani, offrendo uno spazio in cui potersi incontrare, usando il ballo come stimolo. Poi c’era il gioco delle carte e la tombola, ogni tanto, insomma, si proponeva quello che poteva essere utile almeno per le persone del paese più avanti con l’età e così si è andati avanti fino al 2003. Si tratta dell’anno in cui sono entrato io e sono diventato presidente. Ho voluto dare una scossa e creare un po' di movimento, introducendo alcune innovazioni per rendere il Circolo più vicino alle necessità delle persone. Alla prova dei fatti alcune novità a cui ho pensato hanno avuto un discreto successo, se si considera anche il passaggio dalle 80-90 tessere che avevamo, ai circa 180 soci che abbiamo raggiunto. A spingermi è stata una gran voglia di lavorare e capisco che alle volte si può far fatica a starmi dietro, ma siamo stati in grado di intercettare molti cittadini.

Quali innovazioni hai portato, quali iniziative hai immaginato che sono state, poi, realizzate?

La mia esperienza è un po' diversa. Ho sempre lavorato in ospedale e, ad un certo punto, sono andato in pensione. Mi sono sempre cimentato con il pubblico, avevo familiarità e questo approccio mi permetteva di vedere le cose in modo diverso. Mi sono attivato con l’intenzione di avviare un servizio di trasporto protetto per accompagnare gli anziani a fare le analisi e le visite mediche per supportare i soci con delle difficoltà. Quindi siamo partiti rispondendo ad una esigenza reale. In seguito, abbiamo realizzato delle attività con il supporto dei pensionati: un servizio di accompagnamento dei bambini per attraversare la strada in sicurezza, rivolto alle scuole elementari e medie, una iniziativa che abbiamo denominato “Nonno vigile”. Siamo riusciti a coinvolgere 7/8 volontari, con un impegno la mattina e all’ora di pranzo, quando i bambini escono da scuola. Ci occupiamo noi dell’attraversamento anche quando ci sono i funerali o le processioni. L’organizzazione articolata con questi tempi non è una cosa banale, inoltre abbiamo trovato il modo di coinvolgere attivamente soci che si prestano per il servizio, facendoli sentire utili.

Nella Casa albergo qui da noi, dove risiedeva una casa di riposo, avevamo trovato una stanza per riunirci e fare le attività. Ci siamo resi conto che era troppo piccola per le nostre esigenze e soprattutto era ubicata in un luogo troppo isolato; avevamo provato anche ad aprire il Patronato lì, ma era così distante e con poco passaggio che non veniva nessuno. Nel 2006 circa, grazie al supporto del Comune, ci siamo appoggiati nel Parco chiamato “La Fontanella”. Abbiamo fatto un accordo con il Comune per uno spazio che però non era gestito interamente da noi, ma insieme ad altre associazioni. Una serata era a disposizione per le nostre attività e gli altri si organizzavano per le altre. Lo spazio è al chiuso, ma con la possibilità di sfruttare l’esterno del Parco durante l’estate e svolgiamo tutte le attività aggregative e di intrattenimento in questo luogo: i tornei di scala 40 e di briscola, le tombole e il sabato e la domenica le serate di ballo. Perché noi ci siamo specializzati nelle serate musicali, quindi il week end lo hanno lasciato a noi. Il posto è talmente bello che organizziamo anche dei pranzi. Contribuiamo con il versamento di una quota di affitto e fino ad oggi non è cambiato nulla, fortunatamente.

Eravamo motivati a riprendere anche l’aspetto dei servizi, opportunità che era sfumata a causa della sede inadeguata che avevamo in passato. Quindi, con questo obiettivo siamo andati dal parroco, che ci ha riservato una stanza in paese, così abbiamo iniziato con le pratiche fiscali e di Patronato. Ci occupiamo il giovedì e il sabato anche della consegna dei sacchi della plastica per la raccolta differenziata delle famiglie del Paese; lo facciamo da circa tre anni e non è un lavoro da poco, ci vuole tempo ed un certo coordinamento, perché è a titolo gratuito e sono le famiglie che vengono a ritirare i sacchi da noi, che abbiamo un elenco dei destinatari. Il Comune offre un contributo per questa attività e noi la realizziamo in questa sede che è al centro del Paese, che nei fatti è la sede del Circolo Acli, la gestiamo noi: è davvero molto bella, tutta affrescata.

Possiamo contare anche sul servizio di alcune auto con le quali accompagniamo a scuola due bambini disabili e alle 13 li prendiamo e li portiamo a casa. Tutti i giorni dal lunedì al sabato. Siamo più di venti volontari ad alternarci, altrimenti non riusciremmo ad offrire il servizio.

Fra le iniziative più significative ricordo anche la raccolta e la distribuzione di alimenti in scadenza dagli esercizi locali a favore di persone svantaggiate, legate al progetto “Buon samaritano”, che permette di non sprecare quanto non viene consumato dalle mense scolastiche.

C’è qualche iniziativa della quale sei particolarmente fiero?

Dal 2011 siamo stati coinvolti anche nei lavori socialmente utili, quando è uscita la legge ed era possibile accedere a questa opportunità ho deciso che potevamo tentare, l’ho voluto fortemente. Abbiamo messo insieme una bella macchina organizzativa, con una forte presenza grazie al supporto di 4 persone il sabato, 3 la domenica, e 3 il lunedì e il martedì, con dei ragazzi che hanno iniziato ad impegnarsi in questa attività. In sostanza, le persone che vengono fermate dai vigili e risultano positive all’alcool test commettono un reato e devono scontare una pena con dei lavori socialmente utili. Noi li accogliamo, siamo gli unici nella provincia di Mantova a fare questo servizio, ed è bello perché abbiamo aiutato molte persone le abbiamo viste cambiare. Gli facciamo fare delle attività organizzative, per le nostre iniziative. La serata del ballo ci aiutano a preparare le sedie, poi fanno le pulizie, si occupano dell’iscrizione delle persone per la gara di briscola. Sono lavori funzionali alle attività che facciamo, non sono azioni particolari, ma coinvolgono le persone che hanno commesso degli errori a partecipare alla vita di un circolo, un’esperienza che altrimenti non avrebbero fatto. Per i volontari devo dire che qualcuno è tornato per darci una mano ma poi non restano. Il problema del ricambio generazionale e la necessità di reclutare volontari giovani è una questione che ci riguarda, come avviene per altre associazioni.

Una volta l’anno facciamo anche una tombola per i bambini, e poi mettiamo in palio una bicicletta, tutto gratuitamente. Abbiamo anche dei contatti con le scuole e collaboriamo con loro. Ci occupiamo anche della raccolta dai supermercati dell’invenduto per portarlo poi alla Caritas. Così facciamo per il pane da un fornaio della zona. Ci siamo occupati anche della formazione per volontarie e operatrici dei centri antiviolenza, insieme ad una rete di organizzazioni.

Che significa essere Acli per voi?

Siamo tutte persone che vogliono fare del volontariato, ma noi non siamo schierati politicamente, piuttosto vogliamo impegnarci nel sociale, occupandoci al limite di politica associativa concreta. Noi ci vogliamo bene tutti e abbiamo una buona comunicazione ed un ottimo rapporto con l’amministrazione comunale e la parrocchia e non è poco. Naturalmente la collaborazione è importante anche con le Acli provinciali di Mantova, siamo il Circolo più grande della provincia e io sono parte della presidenza delle Acli di Mantova. Il dialogo e forte e aperto con tutti. Dobbiamo continuare a fare il nostro mestiere con entusiasmo e forza perché siamo dalla parte della gente, sono queste le Acli.