Con il termine IFTAR ci si riferisce al pasto serale con cui si interrompe il digiuno quotidiano durante il mese di Ramadam. L’Iftar durante Ramadan è spesso un momento di condivisione, con famiglia e amici che si riuniscono, un’occasione di festa e di gioia, per stare insieme agli altri. Questa è stata l’occasione propizia per le Acli di Salerno, promotori e sostenitori della quinta edizione di “Iftar Insieme”, di ricreare uno spazio di condivisione e di riflessione comune, per promuovere l’integrazione e il dialogo interculturale e religioso con tra le comunità musulmane, le presenze di altri immigrati insediati attorno agli anni Ottanta e la popolazione italiana del territorio. Un evento che, in tutte le edizioni ha coinvolto i comuni di Battipaglia, Eboli e Bellizzi. Per la sede dell’iniziativa, lo scorso 23 marzo, è stato scelto il Palazzo dello sport messo a disposizione dall’amministrazione di Bellizzi, comune che si distingue per la presenza di una importante comunità marocchina e che ha fatto sorgere il primo luogo di culto musulmano riconosciuto nel territorio.
Questa esperienza di contaminazione rappresenta uno snodo importante per attivare un confronto istituzionale e creare un momento di scambio interculturale che mette al centro il cibo, per tale ragione l’iniziativa viene riproposta ogni anno, sebbene con qualche variazione, riscontrando sempre una nutrita partecipazione. Il 23 marzo hanno preso parte 500 persone, prima al confronto istituzionale, per poi proseguire con la cena preparata con cura dalle donne delle comunità immigrate. Mettere in tavoli il cibo per condividerlo con gli altri è la fase finale di un iter che va dalla preparazione in comune delle famiglie nei giorni precedenti, al servizio, dove le donne raccontano le origini delle pietanze, parlano delle ricette e mettono in comune la propria esperienza.
Il ruolo della rete, nella realizzazione dell’evento, è stato determinante. Oltre alla presenza del presidente delle Acli di Salerno, hanno aderito le amministrazioni locali con il sostegno e la partecipazione dei Sindaci, il presidente della moschea di Eboli e di Battipaglia, la prefettura con la presenza del vice prefetto di Salerno, il coinvolgimento della dirigente della Asl, la collaborazione con il Consorzio “La Rada” (si sono occupati di fornire le targhe per le premiazioni, le forniture per la cena, il tovagliato, ecc.), la scuola di dialogo interculturale e interreligioso e altri.
Le Acli di Salerno, infatti, arrivano a questo appuntamento di “Iftar” con un percorso di lavoro alle spalle sul tema dell’immigrazione e dell’intercultura, che ha permesso il consolidamento di un’ampia rete di collaborazione, con un certo discreto numero di partner. In passato, insieme al Consorzio la Rada sono state assegnatarie di un progetto Fani realizzando dei poli multifunzionali che interagiscono con uno sportello della asl per sostenere gli immigrati, anche temporaneamente presenti sul territorio, su tutti gli aspetti socio sanitari grazie al supporto di una mediatrice culturale. La scuola di dialogo interculturale e interreligioso, con all’interno l’università, promuove la riflessione e il dibattito sull’interculturalità ad alto livello. Si tratta della seconda esperienza come scuola, dopo quella di Firenze, e di recente ha aderito alla Rete Nazionale Acli.