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Una mozione contro lo spreco alimentare, un occasione per ridurre la Tari - Acli Catania (CT)

Il cibo non si butta e questo non è altro che un nostro dovere, dal punto di vista etico, morale ma anche economico, sociale ed ambientale. Ma la questione non riguarda solo la politica: siamo tutti chiamati a cambiare i nostri stili di vita, per limitare il nostro impatto sull’ambiente. Questo il più elementare atto ecologico a cui tutti possono partecipare: consumare di meno per raggiungere una maggiore giustizia sociale.

Il 19 Agosto 2016 il nostro Paese ha approvato la legge n. 166 sullo spreco alimentare – meglio nota legge Gadda – che ha rivoluzionato il sistema di recupero di cibo e farmaci ai fini della solidarietà, consentendo a commercianti e catene di distribuzione di conservare alimenti in buono stato che altrimenti andrebbero buttati via, donandoli a organizzazioni che garantiscono un pasto alle persone povere, in cambio di agevolazioni fiscali ed e' diventata presto un modello di riferimento nell’Unione europea.

Combattere lo spreco alimentare non è soltanto un obiettivo mondiale, sancito anche da “Agenda 2030”, ma anche una priorità della strategia europea per l’economia circolare. Basti pensare, infatti che solo in Italia vengono prodotte, in un anno, circa 5,6 milioni di tonnellate di eccedenze alimentari che rappresentano il 16,8% dei consumi annui. Ogni anno vengono sprecate, quindi non riutilizzate per alimentazione umana, 5,1 milioni di tonnellate di cibo che rappresentano il 15,4% dei consumi annui alimentari. Parliamo di una perdita economica pari a 12,6 miliardi di euro all’anno.

Ne discuteremo insieme, non mancate!