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Preghiera per la Pace - Acli Venezia (VE)

Il 24 febbraio, in occasione del primo anniversario dello scoppio della guerra in Ucraina, i Circoli Acli della provincia di Venezia, in comunione con le loro parrocchie di riferimento, si raccolgono per un momento di preghiera e di riflessione. Vogliamo così ribadire l’impegno per la pace, proprio delle Acli e di tutti gli uomini e le donne amati dal Signore. Vogliamo affermare il nostro desiderio di non rassegnarci alla logica della guerra e al dolore immane che porta con sé, una spirale insensata che porta solo a nuova violenza. Vogliamo pregare affinché prevalga la strada del dialogo, della fratellanza e della comunione e la luce della Risurrezione risplenda anche sugli angoli più bui del nostro tempo.

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Uniti per la Pace: Fermiamo la Guerra! - Acli Padova (PD)

L’ombra della guerra atomica si stende sul mondo

La minaccia nucleare incombe sul mondo. È responsabilità e dovere degli stati e dei popoli fermare questa
follia. L’umanità ed il pianeta non possono accettare che le contese si risolvano con i conflitti armati. La
guerra ha conseguenze globali: è la principale causa delle crisi alimentari mondiali, ancor più disastrose
in Africa e Oriente, incide sul caro-vita, sulle fasce sociali più povere e deboli, determina scelte nefaste per
il clima e la vita del pianeta. La guerra ingoia tutto e blocca la speranza di un avvenire più equo e
sostenibile per le generazioni future.

Questa guerra va fermata subito!

Condanniamo l’aggressore, rispettiamo la resistenza ucraina, ci impegniamo ad aiutare, sostenere,
soccorrere il popolo ucraino, siamo a fianco delle vittime. Siamo con chi rifiuta la logica della guerra e
sceglie la nonviolenza.

L’inaccettabile invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha riportato nel cuore dell’Europa la guerra
che si avvia a diventare un conflitto globale tra blocchi militari con drammatiche conseguenze per la vita
e il futuro dei popoli ucraino, russo e dell’Europa intera. Siamo vicini e solidali con la popolazione colpita,
con i profughi, con i rifugiati costretti a fuggire, ad abbandonare le proprie case, il proprio lavoro, vittime
di bombardamenti, violenze, discriminazioni, stupri, torture.

Questa guerra va fermata subito. Basta sofferenze. L’Italia, l’Unione Europea e gli stati membri, le Nazioni
Unite devono assumersi la responsabilità del negoziato per fermare l’escalation e raggiungere
l’immediato cessate il fuoco. È urgente lavorare ad una soluzione politica del conflitto, mettendo in campo
tutte le risorse e i mezzi della diplomazia al fine di far prevalere il rispetto del diritto internazionale,
portando al tavolo del negoziato i rappresentanti dei governi di Kiev e di Mosca, assieme a tutti gli attori
necessari per trovare una pace giusta. Insieme con Papa Francesco diciamo: “Tacciano le armi e si
cerchino le condizioni per avviare negoziati capaci di condurre a soluzioni non imposte con la forza, ma
concordate, giuste e stabili”.

L’umanità ed il pianeta devono liberarsi dalla guerra.

Chiediamo al Segretario Generale delle Nazioni Unite di convocare urgentemente una Conferenza
Internazionale per la pace, per ristabilire il rispetto del diritto internazionale, per garantire la sicurezza
reciproca e impegnare tutti gli Stati ad eliminare le armi nucleari, ridurre la spesa militare in favore di
investimenti per combattere le povertà e di finanziamenti per l’economia disarmata, per la transizione
ecologica, per il lavoro dignitoso.

Occorre garantire la sicurezza condivisa.

Le guerre e le armi puntano alla vittoria sul nemico ma non portano alla pace: tendono a diventare
permanenti ed a causare solo nuove sofferenze per le popolazioni. Bisogna invece far vincere la pace,
ripristinare il diritto violato, garantire la sicurezza condivisa. Non esiste guerra giusta, solo la pace è
giusta. La guerra la fanno gli eserciti, la pace la fanno i popoli.

L’Italia, la Costituzione, la società civile ripudiano la guerra. Insieme esigiamo che le nostre
istituzioni assumano questa agenda di pace e si adoperino in ogni sede europea ed internazionale
per la sua piena affermazione.

CESSATE IL FUOCO SUBITO
NEGOZIATO PER LA PACE
ONU CONVOCHI UNA CONFERENZA INTERNAZIONALE DI PACE
METTIAMO AL BANDO TUTTE LE ARMI NUCLEARI

Corteo per la Pace: Fermiamo la Guerra in Ucraina - Acli Asti (AT)

L’ombra della guerra atomica si stende sul mondo

La minaccia nucleare incombe sul mondo. È responsabilità e dovere degli stati e dei popoli fermare questa
follia. L’umanità ed il pianeta non possono accettare che le contese si risolvano con i conflitti armati. La
guerra ha conseguenze globali: è la principale causa delle crisi alimentari mondiali, ancor più disastrose
in Africa e Oriente, incide sul caro-vita, sulle fasce sociali più povere e deboli, determina scelte nefaste per
il clima e la vita del pianeta. La guerra ingoia tutto e blocca la speranza di un avvenire più equo e
sostenibile per le generazioni future.

Questa guerra va fermata subito!

Condanniamo l’aggressore, rispettiamo la resistenza ucraina, ci impegniamo ad aiutare, sostenere,
soccorrere il popolo ucraino, siamo a fianco delle vittime. Siamo con chi rifiuta la logica della guerra e
sceglie la nonviolenza.

L’inaccettabile invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha riportato nel cuore dell’Europa la guerra
che si avvia a diventare un conflitto globale tra blocchi militari con drammatiche conseguenze per la vita
e il futuro dei popoli ucraino, russo e dell’Europa intera. Siamo vicini e solidali con la popolazione colpita,
con i profughi, con i rifugiati costretti a fuggire, ad abbandonare le proprie case, il proprio lavoro, vittime
di bombardamenti, violenze, discriminazioni, stupri, torture.

Questa guerra va fermata subito. Basta sofferenze. L’Italia, l’Unione Europea e gli stati membri, le Nazioni
Unite devono assumersi la responsabilità del negoziato per fermare l’escalation e raggiungere
l’immediato cessate il fuoco. È urgente lavorare ad una soluzione politica del conflitto, mettendo in campo
tutte le risorse e i mezzi della diplomazia al fine di far prevalere il rispetto del diritto internazionale,
portando al tavolo del negoziato i rappresentanti dei governi di Kiev e di Mosca, assieme a tutti gli attori
necessari per trovare una pace giusta. Insieme con Papa Francesco diciamo: “Tacciano le armi e si
cerchino le condizioni per avviare negoziati capaci di condurre a soluzioni non imposte con la forza, ma
concordate, giuste e stabili”.

L’umanità ed il pianeta devono liberarsi dalla guerra.

Chiediamo al Segretario Generale delle Nazioni Unite di convocare urgentemente una Conferenza
Internazionale per la pace, per ristabilire il rispetto del diritto internazionale, per garantire la sicurezza
reciproca e impegnare tutti gli Stati ad eliminare le armi nucleari, ridurre la spesa militare in favore di
investimenti per combattere le povertà e di finanziamenti per l’economia disarmata, per la transizione
ecologica, per il lavoro dignitoso.

Occorre garantire la sicurezza condivisa.

Le guerre e le armi puntano alla vittoria sul nemico ma non portano alla pace: tendono a diventare
permanenti ed a causare solo nuove sofferenze per le popolazioni. Bisogna invece far vincere la pace,
ripristinare il diritto violato, garantire la sicurezza condivisa. Non esiste guerra giusta, solo la pace è
giusta. La guerra la fanno gli eserciti, la pace la fanno i popoli.

L’Italia, la Costituzione, la società civile ripudiano la guerra. Insieme esigiamo che le nostre
istituzioni assumano questa agenda di pace e si adoperino in ogni sede europea ed internazionale
per la sua piena affermazione.

CESSATE IL FUOCO SUBITO
NEGOZIATO PER LA PACE
ONU CONVOCHI UNA CONFERENZA INTERNAZIONALE DI PACE
METTIAMO AL BANDO TUTTE LE ARMI NUCLEARI